Acordacorta

Era appena prima dell’ora delle blatte. O lì atacco. Il sole già ostaggio dei monti che slungavano le cime per metterlo in ombra. Gli alberi stironzavano le foglie per cogliere gli ultimi raggi fotosintetici.

In paese, uomini in divise variegate, tiravano sottili nastri bianchi e rossi, attorno a dei pali, fissati alle cantonate, tra la Provinciale e il Pigiolo, e dentro ci rinchiudevano i mezzi con i lampeggianti accesi. Gialli, blu, gialli, arancio, blu. Carabinieri, guardie forestali, vigili provinciali e del fuoco, soccorso alpino, disponevano le squadre a seconda della divisa, ognuna si allontanava in una direzione diversa, frenetica urgenza nel buio che montava.

Un forestale, mani sul cinturone, gestiva le operazioni parlottando nella grossa radio che reggeva accanto alla bocca. Comparve lì accanto un uomo secco, male in arnese, una sigaretta spenta in bocca. A piedi larghi si mise a fissare la guardia e le strisce colorate, ondeggiando piano, a tratti spostando un piede, il chè metteva in crisi tutta la struttura corporea e si sarebbe detto sarebbe picchiato in terra. Ma a ogni passo falso, allargando appena le braccia, recuperava la postura quasi eretta.

“Cosa è successo?” La lingua come avvolta nella lana.

“Si è perso un uomo nei boschi.” Disse distratto il forestale, poi premette il pulsante della radio e ci strombazzò dentro qualcosa.

“Un uomo chi?” Insistette l’uomo ballonzolante.

La guardia lo squadrò un po’ scocciato. “E’ uno del paese. La moglie dice che sono due giorni che non torna a casa”

“Bisogna partire a cercarlo!” Disse l’uomo secco, ficcò la sigaretta spenta dietro l’orecchi e si tirò su le maniche della camicia come si preparasse a un lavoro gravoso.

“Ci pensiamo noi. Non si preoccupi.” La guardia lo guardò tassativo di costa “Lei farebbe bene a tornarsene a casa e farsi una dormita.”

“Una dormita?” L’uomo sporse la testa affilata avanti, il busto ondeggiò pericolosamente, le gambe si allargarono “Adesso tronco su dalla Bera e vado a cercare quel poveretto. Che se vi aspetta voialtri, ci fa le congedre su di là. Se aspetta voi, voi vè ne sapete di boschi, vien notte, lo ritrovate delle balle…”

 

Acordacorta- Racconto