Lettera a Marco Emilio Lepido
Allora, Fulminatti ha detto alla radio che hai spianato quella via, e io lo so che sei andato a spianare una via da Piacenza a Rimini, perché non ci cavavi niente da quella...
Allora, Fulminatti ha detto alla radio che hai spianato quella via, e io lo so che sei andato a spianare una via da Piacenza a Rimini, perché non ci cavavi niente da quella...
Voialtri, voialtri sì che siete precisi. Ma precisi davvero. Per via che a suonare, voialtri eravate in sei, Garry Beers, Kirk Pengilly, Michael Hutcence alla voce e i tre fratelli Farris. Tim, John...
Abbiamo fatto il pranzo aziendale. Io e il Creativo, noi due e basta, c’ho colpa io se nell’officina ci lavoriamo solo io e lui? Abbiamo passato il Passo e poi a contra giù,...
Mi chiamo Calocchia, da Cà di Strek, abito in fondo al paese, appena sopra Cà dla Cantonada, lì dalla Ruga, a Cà di Strek, precisamente. Passo le giornate in officina, con il Creativo. A...
Ci hanno chiamati a leggere, a me e Baggia, in un locale a Milano che fuori c’era scritto Tisaneria. Già, solo a Milano gli può venire in mente di aprire un locale che...
Una volta siamo andati a fare uno spettacolo, e in vendita c’era un mio romanzo “Le pecore si contano a Maggio” Appena prima che iniziassimo a leggere e suonare, che ancora facevamo dei versi...
Quelli lì, quelli lì sono mostri così spietati, che porterebbero via anche la vista alle galline. Orrendi perforatori del sottosuolo, verminiferi abitanti sottopavimentali. Sanguinari gracidii. Acqua che gocciola come sangue scavato. Un rivolo di Sole si...
Ci sono cose che si possono vedere solo al buio. Con lo sguardo fiacco e avvilito, come di uno che passa le giornate a scardare della lana. Rimasto lì, come un ramo a spincaglioni. Dei diverticoli...
Un forestale, mani sul cinturone, gestiva le operazioni parlottando alla radio. Comparve sulla strada un uomo secco, male in arnese, una sigaretta spenta in bocca, Matrimonio, lo chiamavano. A piedi larghi si mise a...
Un branco di scappati di casa, che leggono cose da scappati di casa e suonano musiche da scappati di casa. Gente che gira e guarda, passa le giornate sedute su marciapiedi a mille mila chilomeri...
Che un tizio, guadando l’Ozola con il suo cane, si accorse che l’acqua era troppo alta e turbinosa, mollò il guinzaglio e gridò “Ognun per sé!”. C'era uno...
E alora? Ma a son stracc d’astar astà un che d’astass on s’asetta on s’asetta e on se vela star. Posible astar astè quei chin s’asetni gnanc astai? Astar astè La genta che d’astass in nan un vers astar...
4 e 75 i biscott 4 e 61 un chil ed presghe 13 e 07 un bochlà, un bochlà Am fe marcir anc in to rest a si scomde anc in to rest e pro rest, am fe...
Am dag maravìia ten capiss vitta tn’adrev la testa ten sent vitta E mà? Am dag maravìia Chet gir senza vgnir abicigada chet sia ancora lì cot nin veggna sempre a tà et ridd cme na semma t’amaniss con di stressc inanz e...
Otòn- Alora? Comod ela la situazion? Chiarone- Lè che i m’an butà pr’aria l’ort! Lè acsì la situazion. Otòn- Un bel casin! E chi sarevv stà? Chiarone- Mà vè a nin sò! Em piasrev imparal! Ma...
Chiarone- Ma tà guarda che lavor! Che disgrazia, ma che lavor! E mè òrt, tutt butà a l’aria! O né posible un lavor compaggn. Guarda. Guarda lì, i fasè tutch tronchè!, l’insalada scalzada...