23 Dic Appennino Nord Occidentale
“…de l’audace, de l’audace, encore de l’audace. Asseverava lo scriba insorto….
…la diga a monte ha brillato nella notte in collasso di tritolo. Il cemento fessurato, sfiancato dal peso dell’acqua, ha ceduto, il fiume ingozzato di fango e detriti. I cadaveri degli agenti SIO posti a guardia del manufatto si rivoltano come vacche annegate nel fragore dell’acqua che corre verso valle. E i canali di derivazione, le gallerie, che dal lago imbibivano il mondo anuro, si stanno prosciugando.
Presto gli anuri scavatori strisceranno fuori dai sotterranei rinsecchiti.
Il crollo della diga è segnale di rivolta. Cominciata l’insurrezione, si deve agire con la più grande decisione, e passare all’offensiva…
…a tutti coloro in ascolto…risalite le chine, armati e sanguinari, raggiungete gli accessi scavati sui fianchi dei monti. Attendete gli anuri alla luce di fuochi e fatene strage…. noi saremo lì, Cani Rabbiosi, noi con voi, niente e nessuno deve sopravviverci…
E’ il momento di essere uomini. E’ il momento di mettere da parte emozioni, passioni, discernimento. Di lasciare spazio ai primordiali istinti. Fermarci ora, riflettere, rimuginare, tentennare, ci sconfiggerà. Preoccupatevi solo che i vostri figli possano non capire ciò che avete cercato di essere. E se doveste essere uccisi, al culmine della rivolta, qualcuno andrà da loro e racconterà tutto. Tutto ciò che avete fatto. Ribellatevi ora. Perché non c’è niente di più inetto del ristagnare.
Qui il Sergente, dall’Appennino Nordoccidentale, chiamo a sostegno chiunque riceva la trasmissione radio…”
(Cani Rabbiosi -Podcast-)