22 Apr Granisa
Posted at 19:12h
in Aravoiate
Era notte, una foschia fumosa sbrodolava, come se attorno, in antri nascosti tra le case, qualcuno avesse messo a bollire ungulati appena scotennati, l’umido che colava ovunque aveva un chè di appiccicoso, bisunto. I lampioni a fatica spiattellavano un chiarore malato, magri, ricurvi, scrostati, uno bruciato, quello dopo morente. La donna guardò in su, la casa di Granisa arresa in avanti, gli altri tuguri sbrecciati a premerle addosso. Ancora un capogiro, sfiorò la portiera tastando la maniglia, aprì e fece per infilarsi nell’abitacolo, ma prima crollò, e vomitò. La guardia scattò fuori e l’aiutò a mettersi in macchina. “Andiamocene.” Sussurrò lei, implorò e scongiurò.
(Granisa -Racconto-)