08 Gen Il verme
“Lo sai cosa c’è qua dentro?” Aveva chiesto Bunga toccando il vetro con un dito, un ghigno sgangherato in faccia “Qua c’è il capostipite.”
“Capostipite di cosa?” Aveva chiesto Brasco mentre riempiva il bicchiere.
“Il capostipite! Dei Bunga!” E aveva scolato il cognac. Poi aveva riso sghembo e aveva fissato la gente nel bar, che dai tavolini, buttavano occhiate al vaso che luccicava sul banco.
“Dai,” Sorrise Brasco “porta fuori quel vaso.”
“Questa è la casa del capostipite dei Bunga” Spiegò serio Bunga facendo roteare gli occhi “Vè!” cacciò un urlo, il naso a due dita dal vaso “Vè che passa Bunga!”
Brasco si chinò appena a osservare qualcosa che sembrava strisciare a fatica, perforando la terra, si aggrappava trascinandosi tra il vetro e la terra.
“Un verme?” Rise Brasco.
“E’ Bunga! Il capostipite.” Protestò Bunga, come se Brasco non avesse riconosciuto il verme. Poi Bunga posizionò il vaso sotto braccio e se ne andò.
(Viene sera a casa di tutti -Romanzo-)