Sezione d’urto

Siedo da ore.

“Siamo ancora in zona C” Ripete Pavlov a cadenze sempre uguali, la voce identica, stessa intensità, intonazione.

“Ne vuoi parlare?” Chiede in tono gentile la Dottoressa E., per la quattrocentesima volta me lo chiede.

“Dovreste provare a torturarmi.” Ridacchio.

“Non ce ne sarà bisogno.” Un angolo della bocca le si muove in una specie di sorriso.

“Non ho niente da dire”

“Zona C.” Dice Pavlov a un’occhiata della Dottoressa E.

“Eppure ne hai parlato spesso.”

“Ero ubriaco.” Accendo una sigaretta.

“Loro te lo faranno dire.” La Dottoressa E. accenna a qualcosa oltre le vetrate che oscurano l’interno.

 

(Guerra agli anuri- Romanzo)